Tutto quello che vorreste sapere sulle vacanze in Croazia e nessuno ha mai osato dirvi.
(Consigli pratici per la vacanza in Croazia)
L'acqua, le acque
In alcuni posti non serviti dalle utility pubbliche però l'acqua viene portata con le autocisterne, ed è quindi il caso di verificare la potabilità con il padrone di casa.
Data la disponibilità di acqua potabile, i croati non hanno l'abitudine di bere acqua in bottiglia. Essa è stata introdotta massivamente dal 2000 in poi, e il prezzo si aggira sui 80 eucocent al litro (2011), con le solite maggiorazioni nelle località turistiche.
Se leggete l'etichetta noterete che il residuo fisso delle acque croate, anche le più leggere, è superiore ai valori italiani e potrete trovare bottiglie di importazione.
I souvenir - liquidi
Per le birre la scelta è facile e l'investimento è limitato: Karlovacko, Ozujsko, Pan e le altre locali da cercare tra gli scaffali dei negozi. Attenzione alla data di scadenza, che solitamente è più breve rispetto ai prodotti commercializzati in Italia. Una alternativa rinfrescante e "di moda" ultimamente sono le birre radler, ottenute mescolando birra e succo di limone o arancia.
I vini andrebbero assaggiati in loco e poi comprati per il trasporto fino a casa. Considero il Dingac come l'equivalente del Barolo italiano, il top di gamma. Plavac è un altro rosso piuttosto forte ma ben diffuso. Le uve moscato vengono invece usate per produrre vini secchi, al contrario dell'abitudine italiana di produrre moscati dolci.
Le mie osservazioni indicano che i vini rossi sono originari delle zone costiere, mentre i bianchi arrivano dall'entroterra croato.
La grappa (rakija) in mille varianti (slivovica di prugna, orahovica di noci, di pera, alle erbe, ...) la fa da padrone tra i superalcolici, e spesso è un prodotto artigianale o casalingo: non è da escludere che ve la offra il vostro padrone di casa. Il Maraschino è invece un liquore prodotto a Zadar (Zara) a base di un tipo particolare di ciliegia.
L'olio d'oliva non ha nulla di diverso dalla produzione italiana, anzi, è molto più caro. Bisogna tener presente che anche nella cucina croata il suo utilizzo non è molto diffuso.
Per un souvenir analcolico e dissetante si può provare la Cedevita, sottoforma di polvere solubile in acqua.
Il gelato
Confezionato, da passeggio o seduti nel dehors: la scelta è come in Italia. I prezzi di un gelato da asporto/passeggio sono paragonabili ai nostri, ma ovviamente c'è una differenza. Il cono gelato si ordina e si paga "a palline": una "kuglica" costa tra 7 e 10 kuna.
Una kugla un gusto? No, potete anche provare a chiedere mezza pallina per gusto, utile per rinfrescare i piccoli golosi che vi accompagnano in vacanza, ma che magari non divorano un gelato intero.
L'elettricità e le prese elettriche
Prese elettriche croate. Notate la vite al centro! |
AGGIORNAMENTO 2021: nuovo post su Croazia 2021 a tema COVID-19.
La corrente elettrica in Croazia è identica a quella italiana: 220 Volt, 50 Hz. Si possono quindi portare ed utilizzare tutti i nostri apparecchi elettrici, a patto che abbiano la spina giusta.
Le prese elettriche in Croazia sono molto simili alle Schuko (anche detta "tedesca"). Ma, al contrario delle bivalenti che si trovano in Italia (Schuko e bipasso) che accettano anche la spina italiana a tre poli, le Schuko croate ... no!
Quindi, se avete un dispositivo elettrico con presa italiana bipasso (2 poli + terra), dovrete necessariamente portare con voi dall'Italia un adattatore schuko-bipasso. In Croazia non si trovano in commercio!
Se hai trovato utile questo post, prova a leggere gli altri consigli pratici sulla Croazia seguendo le Etichette (qui a destra) o l'archivio!
Il bar, i bar
Il bar per i Croati è una istituzione sociale, un luogo di ritrovo dove sorseggiare un cappuccino per un'ora (Bleah! Ma viene freddo! :-) ) senza che il cameriere cerchi di farvi sloggiare. Ci sono talmente tanti bar con dehors che è praticamente impossibile rimanere con la gola asciutta.
Un espresso costa almeno 7-8 kuna (1 euro), un cappuccino almeno 12-14 kuna, servito al tavolo ed eventualmente accompagnato da un bicchiere di acqua del rubinetto. Per una dissetante birra media alla spina si possono spendere 7-12 kuna mentre un succo di frutta per i bimbi si aggira sulle 15 kuna. [NB: prezzi del 2014]
Differenza importante con l'Italia. I bar non servono cibo, a meno che faccia anche da gelateria. E' pertanto tollerato consumare del cibo mentre si è seduti al bar, ovviamente dopo aver ordinato da bere ;-) Di conseguenza per fare colazione al bar dovrete prima passare in panetteria, e si possono rifocillare i pargoli con una merenda al volo mentre si fa una pausa.
Alta e bassa stagione
Nasce Croazia Pratica
Questo blog raccoglie le esperienze pratiche di vacanza in Croazia di un italiano del nord ovest, prima in coppia e poi con famiglia. Sono ben 11 anni ininterrotti. Per quanto possibile non verranno riproposte o linkate le informazioni già sviscerate da tanti altri siti, ma si parlerà di come prepararsi alla vacanza dal punto di vista di un italiano medio (soprattutto come reddito!).
Prima che questa raccolta di informazioni possa essere effettivamente utile ci vorrà qualche mese. Ma vi lascio un invito a ritornare a visitarmi: tre settimane di luglio 2011 in quattro (due adulti e due bambini), in appartamento, viaggio in auto incluso (2500km totali), sono costate 1800€.
Avviso ai naviganti (nel senso di chi va in Croazia portandosi un natante): questo blog parlerà in prima persona solo di traghetti o di materassini gonfiabili. Le imbarcazioni per finalità turistiche e ricreative verranno descritte dal punto di vista di chi le osserva dal bagnasciuga.